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di Philip Noyce, con Sharon Stone, William Baldwin, Tom Berenger
(Stati Uniti, 1993)
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Reduci del brillante e miliardario BASIC INSTINCT, lo sceneggiatore Joe Eszterhas (del quale avremmo fatto volentieri a meno) e la sontuosa Sharon Stone (della quale si può anche pretendere il contrario) riprendono la ricetta: una protagonista vulnerabile, dei sospetti seducenti, un paio di delitti ed alcune scene erotiche (regolarmente tagliate dalle censura americana; puntualmente inappetenti per lo spettatore europeo, che ne ha viste di ben altre). "Sliver" è il termine americano che si da ad un edificio d'avanguardia. Quello nel quale trasloca la nostra sontuosa, ma sul quale aleggia un'aria poco simpatica: anche perché il padrone di casa guardona in tutte le stanze, grazie ad un favoloso impianto video che si è fatto installare a domicilio. E indovinate se è il portinaio che lui passa il tempo ad osservare. Ne potrebbe anche nascere qualcosa, magari di non solo sporcaccione. Poiché sul tema del voyeurismo, dal mitico MABUSE al misconosciuto PEEPING TOM di Powell od al solito FINESTRA SUL CORTILE, passando per gente fin troppo seria come il Kieslowski di AMA IL TUO PROSSIMO, il cinema ci è sempre andato a nozze. Ma il tutto è fatto con la delicatezza, e relativa sottolineatura (tecnica, psicologica, narrativa) di un imbonitore di televisori usati: quando vi dicono che è l'assassino, proprio non ve ne importa più niente.
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Il film in Internet (Google)
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Per informazioni o commenti:
info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch
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capolavoro
da vedere assolutamente
da vedere
da vedere eventualmente
da evitare
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